70° Liberazione di Classe – Rievocate le gesta dei Corsari in jeep

C’erano  jeeps, moto e bici della Seconda Guerra Mondiale così come reperti storici provenienti da collezioni private – armi, brandine, maschere, borracce, elmetti – alla mostra documentaria e fotografica organizzata dall’Associazione Classe Archeologia e Cultura nel parco adiacente la basilica di S. Apollinare in Classe. E’ stata l’occasione per celebrare il 70° anniversario della Liberazione di Classe, avvenuta il 19 novembre 1944 ad opera di reparti inglesi appartenenti al 27° Lancers e al 2721 Squadron  Royal Air Force Regiment, unitamente a forze combattenti partigiane del distaccamento Settimio Garavini 28ª Brigata Garibaldi. Un modo per celebrare le gesta dei “Corsari in jeep”, i soldati della Popski’s Private Army (PPA), la celebre armata privata del maggiore Vladimir Peniakoff, conosciuto come Popski, che operò nella pineta di Classe e lungo la fascia costiera. I veicoli storici hanno raggiunto il parco Stratton, dove è stata deposta una corona d’alloro alla memoria del soldato inglese Reginald Barton Stratton, appartenente al RAF Regiment, unico caduto in azione il 19 novembre. La colonna si è diretta alla Torraccia lungo la via Bosca, zona di scontri con i reparti tedeschi della 114° Jaeger Division. Dopo un breve passaggio all’azienda agricola Quagliatora, il gruppo ha proseguito l’itinerario storico entrando nella pineta di Classe dove è stato deposto un cuscino floreale al cippo dei partigiani caduti Umberto Fussi e Vito Salvigni del distaccamento partigiano Settimio Garavini. I veicoli militari hanno raggiunto il ponte delle Botole sul canale Fosso Ghiaia, dove nel novembre 1944, un reparto di genieri sudafricano costruì un ponte Bailey denominato Popski’s Private Bridge, che consentì la conquista della località di Fosso Ghiaia da parte delle truppe alleate. Si ringraziano Giancarlo Cottignoli, Stefano Baracca, Luciano Maroncelli, Delio Fanelli, Pietro Antolini per la partecipazione con i veicoli storici e gli amici Alberto Galassi e Pietro Faggioli per l’organizzazione dell’evento.

 

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